2 febbraio Presentazione del Signore
doveva rendersi in tutto simile ai fratelli
(Eb 2,17)
Secondo la legge di Mosè - Come è scritto nella legge del Signore - Come prescrive la legge del Signore - Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore.
Colpisce questa insistenza del racconto evangelico. Con una certa puntigliosità san Luca tiene a sottolineare che Maria e Giuseppe con profonda devozione compiono tutto ciò che è prescritto dalla Legge del Signore dopo il parto di un primogenito maschio. Forse lo stesso evangelista è consapevole che quel bambino non aveva bisogno di sottoporsi al rito previsto dalla Legge. Maria e Giuseppe avrebbero potuto pensare di essere dispensati da quell’adempimento rituale. Essi invece vanno al tempio come una coppia qualsiasi, compiono quel gesto senza farsi troppe domande. Assolvono quindi un gesto di obbedienza alla Legge mosaica: compiono un’offerta per riscattare il primogenito, un rito che ricorda che la vita appartiene a Dio e a lui ne va riconosciuto il dono.
Il Figlio di Dio obbedisce alla Legge e si sottomette alle tradizioni degli uomini. Gesù non è venuto nel mondo come un anarchico o un rivoluzionario, ma come l’Obbediente. Si sottopone alle regole, perché Egli non è venuto per abolire la Legge, ma per portarla a compimento. Perciò attraverso l’obbedienza cambia le regole dall’interno; non come un sobillatore esterno, ma rispettando una tradizione e ridonando vitalità e senso ai gesti del suo popolo. È questa la logica dell’Incarnazione.
Dobbiamo entrare in questa logica per vivere con autenticità la nostra fede: nell’umiltà e nell’obbedienza, non ritenendoci migliori degli altri, non disprezzando devozioni e tradizioni. Sono questi i percorsi abituali della santità.