Giammaria da Casalvecchio



Nome civile: Luciano
Cognome: Puzzolo
Luogo e data di nascita: Casalvecchio Siculo 20.11.1885
Ingresso nell’Ordine: San Marco d’Alunzio 21.1.1902
Professione temporanea: San Marco d’Alunzio 21.1.1903
Professione perpetua: Catania 26.3.1907
Ordinazione sacerdotale: Troina 20.9.1908
Morte: Taormina-Villagonia 23.1.1971
Incarichi nell’Ordine: Ministro provinciale (1928) – Maestro dei Novizi (1931) – Parroco (1922-1928; 1938-1965)
Attività svolte: Governo – Cura pastorale

Osservazioni particolari:  La vita di p. Giammaria da Casalvecchio è intimamente legata al Comune di Giardini Naxos, e in particolare alla Parrocchia di Santa Maria delle Raccomandate, affidata alla cura pastorale della Provincia dei Cappuccini di Messina già nel 1910, in circostanze particolarmente difficili. Assunta la cura della Parrocchia, i Frati si preoccuparono di realizzare la costruzione di una casa per la loro fraternità. Con l’aiuto della Famiglia Le Comte, venne individuato un sito nella frazione “Villagonia” del vicino Comune di Taormina e il nuovo Convento venne inaugurato il 29 novembre 1915. P. Giammaria vi giunse nel 1916 come Vice Parroco in aiuto del Parroco, P. Antonio da Patti, che nel 1922 venne eletto Ministro provinciale. Quindi il 26 ottobre dello stesso anno l’Arcivescovo di Messina, Mons. Letterio D’Arrigo, nominò P. Giammaria Parroco della Raccomandata. Vi rimase sino al 1928, quando venne eletto Ministro provinciale. Successivamente, nel 1931, P. Giammaria fu nominato Maestro dei novizi e si trasferì a Petralia Sottana. Nel 1934 raggiunse Catania come membro di quella fraternità e con l’incarico di economo. Ma nel 1938 ritornò nella Fraternità di Taormina-Villagonia e riprese il servizio di Parroco della Raccomandata, che mantenne sino al 1965. La seconda fase dell’apostolato parrocchiale di P. Giammaria a Giardini è legata al periodo della seconda guerra mondiale con i tanti lutti e distruzioni da essa conseguenti. I testimoni di quel tempo riferiscono di episodi molti importanti e belli descrivendo i modi con cui P. Giammaria ha protetto tutti coloro che si trovavano in qualsiasi necessità. Sprezzante di ogni pericolo, egli assisteva i civili e i militari che richiedevano il suo aiuto, attuando una molteplice solidarietà, che caratterizzerà sempre la sua personalità e il suo ministero dedito al bene di tutti. 
Nel secondo dopoguerra P. Giammaria si dedica con grande generosità alla ricostruzione materiale della vita dei fedeli e quella sociale e culturale. Sono varie le forme del suo impegno operativo e pastorale. Esse s'incentrano negli appuntamenti sociali e politici di tale periodo: il referendum tra repubblica e monarchia, elezione della Costituente, lo scontro tra chiesa e comunismo. In tutti questi aspetti egli segue sempre le direttive della Santa Sede. 
Nela sua vita di parroco p. Giammaria riproponeva, per i suoi parrocchiani, la figura e lo stile del santo Curato d’Ars, e con grande creatività e dedizione si faceva tutto a tutti. Concepiva la parrocchia come una famiglia e si impegnava a riprodurre tale visione nella comunità locale, invitando tutti a vivere la comunione ecclesiale. Erano i tempi del Magistero di Pio XII e della "Mistici Corporis". Come fedele discepolo della chiesa e degli insegnamenti del Papa, P. Giammaria ne coglieva le indicazioni motivazionali e operative. Era quindi molto impegnato nella crescita cristiana dei fedeli con la pastorale sacramentale, specialmente nella Confessione e la direzione spirituale, di cui era un maestro. Per questo era molto ricercato specialmente dai religiosi e dalle religiose di Giardini e dei dintorni.
Nel 1955 P. Giammaria ricevette la cittadinanza onoraria del Comune di Giardini e nel 1958 celebrò il 50° di ordinazione sacerdotale. Qualche mese dopo Papa Giovanni XXIII annunziava la celebrazione del Concilio Vaticano II. P. Giammaria si sentì coinvolto in questo grande evento ecclesiale, seguì con particolare attenzione la preparazione e i lavori del Concilio, studiò i documenti conciliari, accogliendoli con prontezza e impegnandosi a tradurli in pratica. 
Nel 1965, anno della chiusura del Concilio Vaticano II, anche P. Giammaria conclude il suo mandato di parroco. Si ritira in Convento, ma continuò a collaborare in parrocchia e a servire alle anime, finché le forze glielo permisero. In realtà non smise mai di lavorare fino alla sua ultima e breve malattia, durante la quale rimase a letto, circondato dall'affetto dei frati, degli amici e devoti che spesso andavano a visitarlo. Aggravandosi ancora di più le sue condizioni di salute, si preparò al grande passaggio. Il 23 gennaio del 1971, dopo aver ricevuto gli ultimi sacramenti, assistito dai confratelli, dal P. Provinciale del tempo e da alcuni figli spirituali, si spense piamente nel Signore.

Biografia

DI BERNARDO P. - LIMINA E. (ed), Addio, Padre Giammaria, in L’Angelo della Raccomandata.  Edizione speciale, Febbraio 1971 n. 2; In Memoria. Padre Giammaria Puzzolo da Casalvecchio. Un atto di amorosa riconoscenza, Messina, Tipografia Città del Ragazzo, 1971; L'Eco di Gibilmanna 53 (1971) pp. 47-48; Terenzio Manto (Min. prov.), Lettera circolare in Bollettino Ufficiale, n. 59 (1971) pp. 127-134; Necrologio in AOFMCap  87 (1971), 117-118; Necrologio in Bollettino Ufficiale n. 55, (1971) 113-117; G. SCARVAGLIERI, Momenti ed eventi di un itinerario carismatico. Profilo di P. Gianni/aria da Casalvecchio, Messina, Stampa Open, 2013; G. G. SCARVAGLIERI, Un itinerario carismatico. P. Giammaria da Casalvecchio Siculo, in IDEM, Il fascino discreto dei nostri Santi. Provincia Cappuccina di Messina. Troina 2016; 327-343.

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