Nome civile: Matteo
Cognome: Balsamo
Luogo e data di nascita: Motta S. Anastasia 30 gennaio 1858
Ingresso nell’Ordine: Buggià (Asia Minore) 4 ottobre 1883
Professione temporanea: Buggià 12 ottobre 1884
Professione perpetua: Buggià 13 ottobre 1887
Ordinazione sacerdotale: 17 marzo 1889
Morte: Catania 11 febbraio 1923
Incarichi nell’Ordine: Maestro dei Novizi (1892), Guardiano (1898), Definitore provinciale (1904), Custode generale (1907)
Attività svolte: Pittore 

Osservazioni particolari: Sin da giovane si applicò alla pittura e riuscì un valente ritrattista. A 25 anni entrò nell’Ordine Cappuccino a Buggià in Asia Minore. Ordinato sacerdote nel 1889, ritornò in Sicilia e fu aggregato alla Provincia di Messina nel 1890. Continuò la sua attività di pittore e, nello stesso tempo, disimpegnò l’ufficio di Maestro dei Novizi a S. Marco d’Alunzio e di Guardiano nel Convento di Patti. Tra il 1905 e il 1906 fondò un conventino al suo Paese, che nel 1927 fu soppresso con Decreto della S. Congregazione dei Vescovi e Regolari.  Morì a Catania e fu tumulato nel Cimitero di Motta S. Anastasia. Le sue opere sono sparse un po’ dappertutto: a Corfù (Cattedrale), Smirne (Chiesa dei Cappuccini), a Messina, a Patti (diversi ritratti), a S. Marco d’Alunzio, a S. Agata di Militello, a Motta S. Anastasia, a Randazzo, Giardini, Nicosia, ecc.
Nela sagrestia del Convento di Taormina-Villagonia c’erano due suoi ritratti: uno di P. Antonio da Patti e l’altro della Signora Carolina Lecomte, preparati per l’inaugurazione del nuovo Convento. Di essi dà notizia una memoria (oggi conservata nell’archivio provinciale), inviata nel 1965 a P. Agostino da Giardini dal P. Antonio da Gangi, artefice a suo tempo della conclusione dei lavori del convento di Taormina-Villagonia. Nel 2001, quando si diffuse la notizia della chiusura del Convento, i due quadri furono abusivamente prelevati dal marito di una discendente dalla suddetta Carolina Lecomte e trasferiti nella loro casa.