Anno di fondazione cappuccina: 1585
Anno di soppressione civile: 1866.
Riapertura: 1904
Titolo: Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
Storia: La fondazione del Convento di Rometta fu stabilita nel Capitolo provinciale celebrato a Gangi nel 1579, ma i frati vi si recarono nel 1584 e nel 1585 piantarono la Croce. Il Convento costruito inizialmente solo a piano terra e così rinnovato nel 1618, venne ingrandito nel 1696. Nel 1740 fu fatto il Coro sopra porta della Chiesa.
Con la soppressione degli Ordini religiosi del 1866, il convento e l’orto furono incamerati dal Demanio dello Stato. Il 23 novembre 1873 il Convento fu aggiudicato alla Signora Maria Cardullo in Orioles e l’orto ceduto al Comune, mentre nel 1872 erano stati ceduti al Comune la Chiesa e i locali per la Rettoria. La Cardullo con atto del 6 aprile 1876 lo cedette a Saja Francesco e questi, a sua volta, con atto del 12 novembre 1877, lo vendette al Sac. Lombardo Placido Cappuccino (in religione: P. Bonaventura da Rometta), il quale con atto dell’8 febbraio 1915 lo vendette a tre Frati Cappuccini: P. Giambattista da Francavilla, P. Francesco da Troina e P. Paolo da Milazzo. Nel 1904 già vi compare la Fraternità. Ma nel 1927 il convento fu nuovamente soppresso per decreto della S. Congregazione dei Vescovi e Regolari del 2 Luglio.
Nel 1932 era stato ricostruito il Convento, che a seguito del terremoto del 1908, era rimasto lesionato e in parte distrutto, utilizzando i contributi dello Stato, mentre la Chiesa era stata ricostruita negli anni 1923-1924 a cura del Rev. P. Gesualdo da Bronte il giovane. Con una lettera del 3 agosto 1935 indirizzata al Ministro Provinciale, l’Arcivescovo di Messina, tramite il suo Segretario Mons. Antonino Barbaro, chiedeva la riapertura del Convento da parte dei Cappuccini o, qualora questo non fosse possibile, di cederlo a qualche altra Comunità religiosa disposta ad assumerlo. Così nel 1936 il Convento fu preso dai Redentoristi, che vi installarono un Collegio. Essi vi rimasero sino al 1946, quando lasciarono il Convento che cadde in abbandono, insieme alla Chiesa. Il 18 febbraio 1973 il Monastero delle Clarisse di Montevergine di Messina chiese in comodato gratuito il Convento per adibirlo, dopo il restauro, ad Infermeria. Il 22 giugno del 1977 lo stesso Monastero chiedeva i locali del Convento per la erezione di un nuovo Monastero di Clarisse. Cosa che avvenne il 2 febbraio del 1978.
Cessata definitivamente la presenza delle Clarisse a Rometta, l’immobile in data 10 febbraio 2014 è stato riconsegnato alla Provincia di Messina dei Frati Minori Cappuccini, che con un nuovo contratto di comodato gratuito, stipulato l’8 aprile 2014, ne ha ceduto l’uso alla Curia arcivescovile di Messina perché nel Convento abbia sede la Fraternità Francescana Mariana “Amici di Gesù Buon Pastore”.
Arte: Trasfigurazione di Deodato Guinaccia (1510-1585) del 1572, già tavola, trasportata su tela; Transito della Vergine, tela centinata, di Ignoto (primo decennio del 1600); Immacolata con manta d’argento, di Ignoto (secc. XVIII-XIX).
Fonti e Bibliografia
Archivio provinciale dei Cappuccini di Messina, Sez.: Conventi; Atti della Provincia (1909-1925), in APCME; Bollettino Ufficiale della Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Messina, 2(1936)29; Bull. Cap. III, 323; Lex. cap., 1499; BONAVENTURA SEMINARA DA TROINA, Breve ma certa veridica notizia, 2020, 171-173; FILIPPO DA FIRENZE, Fondazioni de' Conventi, II, 99, Ms. in Archivio provinciale dei Cappuccini di Firenze; GIUSTINO DA PATTI, Cenni storici sui Conventi cappuccini della Provincia messinese. Frati, Scrittori e opere, Dattiloscritto in APCME; ANDREA DA PATERNÒ, Notizie storiche, I, L; MANGANARO Mario (a cura) Complessi religiosi nella Provincia di Messina. Rilevamenti. Messina, Sicania, 2005; MARIANO D’ALATRI (ed.), Inchiesta 1650, 44; T. PUGLIATTI (ed.) Rometta. Il Patrimonio artistico, Messina, 1989.