Piedimonte Etneo

Anno di fondazione cappuccina: 1731
Anno di costruzione: 1731-1749
Anno di soppressione civile: 1866
Titolo: Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

Storia: Il Principe D. Ferdinando Francesco Gravina, il 27 ottobre 1728 fece istanza al Ministro provinciale e Definitorio della Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Messina, di poter avere nella sua terra di Piedimonte i Cappuccini. Ne rinnovò istanza al Capitolo provinciale celebrato in Messina il 4 ottobre 1729. I Capitolari accolsero l’istanza e il 1 giugno 1730 la trasmisero a Roma per ottenere le dovute licenze. Anche il Principe si mosse per un rapido disbrigo della licenza, e si impegnò anche a garantire tutto l’occorrente la fabbrica del Convento e della Chiesa. Il 1 febbraio 1731 il Ministro provinciale P Bernardino d’Acireale pose la prima pietra dell’erigendo Convento e Chiesa. I lavori si protrassero fino al 1749, quando fu finita e benedetta la Chiesa l’8 dicembre del medesimo anno. 
Con la soppressione il convento e la Chiesa furono ceduti dal Demanio al Comune. Nel corso degli anni il Convento è stato adibito come sede degli uffici comunali, di scuole elementari, caserma dei carabinieri, uffici telegrafici, Istituto di mendicità affidato alle Suore Teatine. 

Arte: Custodia intagliata da fra Mariano da Francavilla. Tela della Natività di Gesù di autore ignoto; tele raffiguranti: S. Antonio di Padova,  S. Francesco, S. Fedele,  S. Bonaventura;  un  Gesù Crocifisso in stile bizantino;  gli Altari in tarsia delle Cappelle laterali secondo una tradizione orale sono opera di Fra Vincenzo da Catania (1805-1890) e Fra Mariano da Francavilla (1809-1881).

Fonti e Bibliografia

Analecta Cap. 1 (1884-85) 316; Bull. Cap. III, 191-192; Lex. cap., 1365; ANDREA DA PATERNÒ, Notizie storiche I, LXI-LXII; P. CANNAVO’, Piedimonte etneo nella storia e nelle tradizioni popolari, Acireale, 1964, 146-170; La Corte Cailler Il mio diario, II, p. 427.

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