Messina - Ospizio di Pistunina






Via Consolare Valeria










Anno di fondazione: 1565
Titolo: San Francesco d’Assisi

 Funzione Pastorale attuale:
 Sede della locale Fraternità OFS, assistita dai Frati Cappuccini che vi si recano anche per la celebrazione dell’Eucaristia nei giorni festivi

 

Sante Messe
 Festico:       09:00


Storia:
P. Bonaventura da Troina, nella sua Breve ma certa veridica notizia, parlando della fondazione del primo convento dei Cappuccini di Messina, racconta che nel 1565, essendo Generale P. Evangelista da Cannobio e Provinciale P. Giovanni Maria da Tusa, fu preso dai Frati l'ospizio della Furia vicino ai casali di Pistunina e Tremisteri in una chiesola chiamata di S. Nicolò la Rina, che era del monastero dei padri benedettini di S. Placido, e prima serviva di parrocchia a quei casali, ma essendovi fabbricate altre chiese, fu abbandonata. Accanto alla chiesa i frati avevano fabbricato alcune stanzette e vi dimoravano i cercatori dei casali. Anche nel Dizionario Topografico della Sicilia di Vito Amico (vol. II,373) leggiamo: Pistunina, altrimenti Pistunà, "ivi si hanno i cappuccini una casa di ospizio". In quel luogo abitualmente dimoravano due sacerdoti e un fratello laico. 
Dopo la soppressione degli Ordini Religiosi del 1866, anche l'Ospizio di Pistunina fu incamerato dal Governo, ma i Frati Cappuccini continuarono a rimanervi come Cappellani. L’ultimo di essi fu il P. Giambattista Fabiano da Catania (+ 1980), che vi rimase dal 1956 al 1968, anche come Cappellano della locale Comunità delle Suore Cappuccine del Sacro Cuore. La chiesetta, precedentemente dedicata alla Natività di N.S. Gesù Cristo e in seguito intitolata a San Francesco d’Assisi, fu distrutta dal terremoto del 1908; venne ricostruita nel 1913 e l’anno successivo si ricostruì il piccolo Ospizio. Di recente sono stati effettuati interventi di conservazione.

Arte: Il terremoto del 1908 distrusse l’antico quadro della Natività di N.S. Gesù Cristo che era posto sull’altare maggiore. Al suo posto, oggi c’è il dipinto settecentesco di ignoto pittore messinese raffigurante La Vergine che porge il Bambino a San Felice da Cantalice (1750-1760ca.). La tela è stata restaurata nel 2013. Da sottolineare anche la presenza del portale tardo cinquecentesco caratterizzato dal rilievo con La vergine tra San Nicola e San Pietro, in atto visibile sulla semplice facciata.

Fonti e Bibliografia

BONAVENTURA SEMINARA DA TROINA, Breve ma certa veridica notizia, 2020, 33; ANDREA DA PATERNÒ, Notizie storiche, XX-XXIII; VITO AMICO, Dizionario topografico della Sicilia di Vito Amico, tradotto dal latino ed annotato da Gioacchino Di Marzo (Palermo, 1855-1856), II,373. Libro della Provincia dopo il disastro del 28 dicembre, 1908-1925, Ms in APCME, 166-167; 184; F. CHILLEMI, I Casali di Messina. Strutture urbane e patrimonio artistico, Messina 1996; 385-386; Il restauro “dell’antico quadro di San Felice da Cantalice”. Esigenze di culto, rifacimenti e restituzioni a cura di Grazia Musolino. Messina 2013.

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