Biblioteca provinciale

IL PATRIMONIO LIBRARIO
Il patrimonio librario della Biblioteca provinciale dei Frati Minori Cappuccini di Messina è quello tipico di una Biblioteca ecclesiastica. I testi posseduti sono prevalentemente testi di storia e spiritualità riguardanti i Cappuccini e gli altri rami della Famiglia Francescana, ma anche testi di Patristica, Sacra Scrittura, Teologia dogmatica e morale, Apologetica; Spiritualità, Mistica; Agiografia; Storia ecclesiastica; Liturgia; Diritto canonico; Catechetica; Pastorale. La Biblioteca dispone di opere enciclopediche generali, ma anche specifiche nel campo della Lessicologia neotestamentaria, Tesauri delle lingue classiche, e cura anche i settori di Letteratura latina, Filosofia, Arte, Medioevo; conserva ed accresce le raccolte di storia locale e regionale. Notevole il numero di collane specificamente rivolto al settore francescano, mariologico, medievale e monastico.
Al 31.08.2017 il quadro complessivo del patrimonio della Biblioteca, inventariato e catalogato, è di 96.124 unità bibliografiche, così suddivise:

- Edizioni del secolo XV (incunaboli): vv. 58  
- Edizioni del secolo XVI (cinquecentine): vv. 1902
- Edizioni del secolo XVII (seicentine): vv. 3659
- Edizioni del secolo XVIII (settecentine): vv. 9254
- Edizioni 1801-1850: vv. 4700
- Edizioni dal 1851 e anni seguenti: vv. 76551
- Fondo musicale - volumi a stampa: vv. 791 
- Fondo Miligi: vv. 4971
- Fondo Cavarra: vv. 3104
- Opuscoli 2942
- Periodici: in abbonamento 125. Periodici chiusi 678 circa.
- Pergamene: 69
- Stampe: 221
- Manoscritti: 271
- Manoscritti musicali: 405
- CD  232

La Biblioteca partecipa al censimento nazionale delle edizioni del sec. XVI (edit16.iccu.sbn.it/web_iccu/ihome.htm). Delle edizioni degli incunaboli, delle cinquecentine, e di qualche seicentina è stata realizzata la digitalizzazione dei frontespizi, per un totale di 1846 frontespizi. I testi dei secoli XV-XVII sono stati studiati dal prof. Giuseppe Lipari, docente di biblioteconomia e bibliografia della Facoltà di Lettere dell’Università di Messina, e da fra Fiorenzo Fiore, cappuccino, Direttore della Biblioteca, i quali ne hanno pubblicato i cataloghi a stampa. Il fondo antico della Biblioteca è stato più volte oggetto di tesi di lauree e studi sul libro antico (ad esempio PRIN 2007 sull’editoria del 700).

DONAZIONI
Ad incrementare il ricco patrimonio librario sono intervenute negli anni diverse e importanti donazioni, tra cui soprattutto:
- La donazione Miligi (libri ed archivio). 
Nel 2005 il Prof. Giuseppe Miligi (12.10.1918 – 2.4.2010) di Montalbano Elicona, docente di lettere nei Licei, poi preside, decise di donare la sua intera raccolta libraria alla nostra Biblioteca. La raccolta inventariata e catalogata consta di circa 5000 volumi e presenta una ricca collezione di testi sul futurismo, sulla letteratura italiana, di critica letteraria, di storia e poesia locale. Il prof. Giuseppe Miligi, profondo conoscitore e testimone della realtà artistica messinese del secondo dopoguerra, ha curato la pubblicazione dei carteggi tra Salvatore Pugliatti e Salvatore Quasimodo, Salvatore Pugliatti e Giorgio La Pira, ha curato cataloghi di mostre contemporanee ed è autore di opere dialettali.
- La donazione Cavarra
Nel corso del 2013 e 2014, alla morte del prof. Giuseppe Cavarra (docente di Lettere di un noto liceo cittadino) i familiari hanno ritenuto opportuno donare parte dei libri del professore alla nostra Biblioteca. Tutto il fondo, libri e Riviste, è stato inventariato e catalogato online. Il fondo comprende 3104 pezzi bibliografici e rivela gli interessi culturali del professore. Numerose sono le raccolte di poesia in lingua dialettale, le opere di carattere etnoantropologico, opere di stilistica e di filologia, opere letterarie in genere. 

FONDI SPECIALI
In Biblioteca sono presenti, anche, alcuni fondi di cui vale la pena dare notizia per la loro importanza e rarità.
Le Pergamene. Si tratta di un piccolo numero di pergamene datate 1336-1625 che non riguardano la storia dei Cappuccini; è probabile che facessero parte dell’archivio dell’Ospedale di S. Maria della Pietà. Esse sono state tutte restaurate. Il restauro è stato anche accompagnato dal dono, da parte della Soprintendenza di Messina, di una apposita cassettiera dove sono riposte.
I Manoscritti. Si tratta di manoscritti cartacei dei sec. XVII-XIX di varia provenienza e di argomento affine, appunti di lezioni di liturgia e filosofia morale tenute dai frati, raccolte di omelie, qualche bozza per la stampa. È stato realizzato un loro catalogo dalla Dott.ssa Rina Stracuzzi, archivista presso la Soprintendenza ai beni Culturali di Messina, e dalla Dott.ssa Carmen Puglisi, diplomata in Bibliologia alla Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari della Sapienza di Roma e dipendente della Biblioteca Regionale di Messina, in vista di una sua pubblicazione. Del catalogo è stata prodotta copia a stampa, a servizio degli utenti.
Le stampe. Recentemente sono entrate a far parte del patrimonio della Biblioteca cartelle contenenti stampe e carte geografiche dei sec. XVII-XIX, provenienti dai Conventi Cappuccini della Provincia di Messina. Esse sono state inventariate e fotografate. Tra queste stampe vi sono interessanti scorci e vedute di città italiane e straniere nel sec. XVIII, tra cui si annoverano disegni del Canaletto, Giovan Battista Tiepolo e gli studi delle volte della Reggia di Caserta del Vanvitelli.

CONSULTAZIONE
Il fondo moderno, oggi, è consultabile tramite il Portale Sebina You del Servizio bibliotecario regionale (SBR) - Polo della Provincia di Messina. La Biblioteca ha stretto una convenzione con la Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Messina - Sezione Beni librari e archivistici e utilizza il software di catalogazione Sebina OpenLibrary. Il nuovo sistema adottato permette di interfacciarsi con il Sistema bibliotecario nazionale (SBN) e dunque visionare tutte le notizie bibliografiche catalogate online nell’opac SBN, che è certamente l’Indice più consultato a livello nazionale e internazionale. La convenzione ha previsto, inoltre, la ricezione di una postazione informatica (pc con collegamento ad Internet e stampante) che è stata collocata nella sala di consultazione ad uso dell’utenza, per motivi di studio e ricerche bibliografiche. Precedentemente, la Biblioteca secondo convenzione stretta con l’Università di Messina, catalogava col software Aleph. I record sono stati recuperati e riversati interamente nel nuovo sistema di catalogazione. Al 31 agosto 2017 i record presenti consultabili nel Portale sono: 19.431.

CONVENZIONI
Il 15.7.2015 è stata stipulata una nuova convenzione con l’Università degli studi di Messina in base alla quale, la Biblioteca si impegna a rendere fruibile il proprio patrimonio bibliografico per gli utenti, docenti e studenti dell’Università; a mettere a disposizione i locali della biblioteca per organizzazione di seminari o eventi culturali e a garantire l’accesso ai dati bibliografici, eventualmente inseriti in un indice diverso da quello del Sistema Bibliotecario d’Ateneo, attraverso un sistema integrato di ricerca. Dall’altra parte, l’Università garantisce la visibilità in rete della Biblioteca; coinvolge il personale della biblioteca nelle iniziative di studio e aggiornamento e favorisce la partecipazione della biblioteca ai servizi di prestito interbibliotecario e di document delivery, avviati all’interno dello SBA. In data 01.06.2004 è stata firmata un’altra convenzione con l’Ateneo cittadino avente ad oggetto lo svolgimento, da parte di studenti provenienti dalle diverse facoltà, di tirocini formativi finalizzati alla conoscenza diretta del mondo professionale e all’approfondimento delle nozioni teoriche acquisite nei diversi ambiti disciplinari. Analoghe convenzioni sono state sottoscritte con l’Università degli studi di Siena-Centro Interdipartimentale di Studi sui Beni librari e Archivistici, limitatamente agli allievi del Master post-laurea in “Studi sul libro antico e per la formazione di figure di bibliotecario manager impegnato nella gestione di raccolte storiche” e l’Università degli Studi di Genova-Perform per gli studenti del Master in “Management culturale internazionale”.

I SERVIZI DELLA BIBLIOTECA
1. La Biblioteca offre un servizio di reference on line, grazie al sito internet, per aiutare a distanza l'utente ad effettuare ricerche, chiedere informazioni e prenotare eventuali unità bibliografiche. La bibliotecaria per mezzo di richieste inoltrate tramite un modulo on line aiuta l’utente a reperire informazioni su qualunque argomento, ovvero ad effettuare ricerche bibliografiche in ambito bibliotecario. Soddisfa le richieste di esistenza e localizzazione di monografie moderne ed antiche e periodici presenti nei cataloghi della biblioteca o altrove; verifiche bibliografiche e biografiche; bibliografie su argomenti specifici; completamento e verifica sulla correttezza di citazioni bibliografiche; assistenza nell’utilizzo del catalogo online.
2. La Biblioteca garantisce anche il servizio di Document Delivery. Il Document Delivery è un servizio di fornitura dei documenti e costituisce solitamente l'output o il risultato di una richiesta formale, effettuata dalla Biblioteca Provinciale per conto dell'utente, nei confronti della sede, dell'istituto o dell'ente bibliotecario o meno, che possiede la risorsa culturale di interesse. Il servizio di richiesta fornito dalla Biblioteca Provinciale è gratuito; restano a carico dell'utente interessato i costi di duplicazione e delle spese di spedizione e di assicurazione funzionali all'ottenimento della ricercata risorsa culturale. 
3. Tra gli altri servizi erogati vi è anche quello della duplicazione su cartaceo e su supporto ottico. È possibile in sostanza effettuare fotocopie esclusivamente di articoli di riviste e parti di monografie o effettuare fotografie del materiale di interesse, purché tali attività di riproduzione, non superino il 15% del volume o annata di periodico. La riproduzione delle opere è ammessa ad esclusivo scopo personale e di studio e nel rispetto della normativa sul diritto d'autore e sul copyright.

GLI “INCONTRI IN BIBLIOTECA”
La Biblioteca promuove incontri culturali e di spiritualità. Nel 2015-2016 gli Incontri in Biblioteca hanno trattato tematiche connesse al Giubileo della Misericordia. Nel 2016-2017 la Biblioteca ha promosso una serie di incontri su Essenza e non-Essenza del Cristianesimo secondo i maestri del sospetto e i testimoni della fede, curati da fr. Filippo Cucinotta. Con un’altra serie di incontri, a cura di fr. Felice Cangelosi, su San Francesco non un uomo che pregava, ma un uomo fatto preghiera, si è iniziato un percorso di Lectio Franciscana muovendo dalla riflessione sul Cantico di Frate Sole e sulla Preghiera di san Francesco davanti al Crocifisso di San Damiano
Altri incontri vengono programmati dalla Associazione Intervolumina. La Biblioteca, inoltre, in spirito di collaborazione e di doverosa apertura, ospita incontri promossi da diversi Enti e/o Associazioni, quali per esempio: l’Associazione Messina-Russia, il SAE di Messina, l'Ufficio Diocesano per il Dialogo Interreligioso, Spazio francescano, la Schola Gregoriana Messanensis, il Coro Diocesano Santa Maria della Lettera, il Centro Europeo di Studi su Mito e Simbolo, ecc.
Negli ultimi anni la Biblioteca ha ospitato anche due mostre di Icone russe: la prima con icone classiche provenienti dalla raccolta del P. Siracusa di Barcellona; la seconda con le icone scritte dalla iconografa Lia Galdiolo. Si è avuto così l’occasione per altri incontri sulla iconologia e la spiritualità delle icone. La Biblioteca provinciale dei Frati Minori Cappuccini di Messina, naturale luogo e istituzione di studio e di ricerca, si propone anche come circolo culturale e spirituale, per la promozione di un autentico dialogo nella verità, secondo il carisma di san Francesco d’Assisi e la tradizione dell’Ordine Cappuccino.

LE PUBBLICAZIONI DELLA BIBLIOTECA
- Tra Biblioteca e Pulpito. Itinerari culturali dei Frati Minori Cappuccini, Messina, 1997. 
- G. LIPARI, Incunaboli e cinquecentine della Provincia dei Cappuccini di Messina, Messina, [1995], 2 v. 
- F. FIORE- G. LIPARI, Catalogo delle edizioni del XVII secolo. I.  La Biblioteca provinciale di Messina, Messina, 2003; 
- F. FIORE- G. LIPARI, Catalogo delle edizioni del XVII secolo.  II. Le Biblioteche dei Conventi, Messina, 2007; 
- F. FIORE, Incunaboli e cinquecentine della Provincia dei Cappuccini di Messina, Nuove Accessioni, in Scritture e Libri della Sicilia Cappuccina, Messina, 2009, 27-99. 
- G. LIPARI (ed.), U’ ben s’impingua, se non si vaneggia. Per P. Fiorenzo Fiore nel suo 75° genetliaco, a 50 anni dall’Ordinazione Sacerdotale a cura di Giuseppe Lipari (Libri e Biblioteche 5). Messina MMXV. Lectoribus di Vincenzo Fera.
L’opera è stata voluta e sostenuta economicamente dall’Associazione Cultutale Intervolumina col patrocinio del Centro Internazionale di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Messina, che l’ha inserita nella propria Serie editoriale Libri e Biblioteche. È stata presentata a Messina, nella nostra Biblioteca provinciale, il 13 aprile 2015; a Palermo, nella sede della Biblioteca Francescana, il 21 maggio 2015; a Troina, presso l'Istituto Tecnico Commerciale “Ettore Majorana”, il 12 dicembre 2015.

L’ASSOCIAZIONE INTERVOLUMINA
Nel novembre del 2008 è stata costituita l’Associazione Culturale Intervolumina con sede legale presso la Biblioteca Provinciale dei Cappuccini di Messina. L’Associazione ha lo scopo di promuovere l’attività di ricerca a livello interdisciplinare; realizzare progetti nel campo della catalogazione, della valorizzazione e fruizione dei beni culturali; offrire servizi integrati per il mondo della cultura, dalla organizzazione e gestione di biblioteche ed archivi alla didattica, dalla consulenza per la ricerca storica all’organizzazione di eventi e fornisce un vasto supporto nella gestione della Biblioteca. Essa ha anche un proprio sito Internet: www.intervolumina.it. Una apposita convenzione, stipulata il 16.05.2012 tra l’Associazione e la Biblioteca garantisce a questa di avere un supporto nella gestione e organizzazione della stessa Biblioteca, a titolo completamente gratuito, e favorisce l’Associazione nello svolgimento degli stage presso la nostra Biblioteca. 

BIBLIOLANDIA: NATI PER LEGGERE
Nel novembre del 2013 è stata inaugurata la sezione di libri per bambini Bibliolandia. Su iniziativa della dott.ssa Mariangela Orlando e di alcuni componenti dell’Associazione Intervolumina, la Biblioteca ha aderito al progetto nazionale Nati per Leggere (NpL), un progetto di promozione di lettura per bambini di età prescolare (6 mesi/6 anni). La Sezione si è andata a creare con una raccolta di donazioni da parte dell’Associazione Intervolumina per la sistemazione, l’arredo e l’acquisto di alcuni libri adatti. Un link nel sito internet della biblioteca (Bibliolandia: Nati per Leggere in Biblioteca) è stato creato per fornire informazione sulla Sezione e sul progetto in genere. La nascente Sezione è regolarmente frequentata dai bambini e i propri genitori negli orari consueti della biblioteca ed è stata occasione per far conoscere a molti la realtà della nostra Biblioteca che altrimenti non avrebbero conosciuto, essendo comunque una biblioteca specialistica e poco visibile per la sua ubicazione.

LA BIBLIOTECA NELLA STORIA
Le origini della Biblioteca dei Cappuccini di Messina risalgono all'anno 1534, quando i Frati, la¬sciato il loro «primitivo luogo» nella Città dello Stretto, ne scelsero un secondo «in una contrada nominata la Stirpe sopra la fiumara di Isadeo», «nell'altra Chiesa detta la Madonna di Trapani». Qui venne costruito il «primo convento» in conformità alle Ordinazioni di Albacina, le quali, tra l'altro, disponevano «che li libri stiano tutti in un luoco in commune», mentre le Costituzioni del 1536 parlano di «una piccola stanzia», destinata alla custodia della «Scriptura sacra e di alcuni sancti doctori». Nel 1553 i frati «determinarono di pigliare un altro sito, che viene ad essere il terzo sopra il borgo di Isadeo, in una certa collina di molto buona prospettiva e aria salubre». Si tratta del luogo dove attualmente sorge l'Istituto "Ignatianum", ma che ancora oggi è denominato "Colle dei Cappuccini". Qui, secondo l'espressione enfatica di Fr. Bonaventura Seminara da Troina nella sua Breve ma Certa e Veridica Notitia delle Fondationi de' Conventi de' R. R. P. P. Cappuccini della Provincia di Messina (Manoscritto conservato attualmente presso la nostra Biblioteca), si cominciò a costruire «il più bello e commodo convento di tutta la Religione», con la Chiesa dedicata al SS. Salvatore. Lo stesso Fr. Bonaventura Seminara da Troina che, con dovizia di particolari, riferisce sulla costruzione del Convento di Messina e sui progressivi ampliamenti dello stesso, ci informa che «nel tempo che governò la Provincia come Ministro Provinciale eletto l'anno 1662 nel Capitolo celebrato in Messina l'ultimi di febraro il R.P. Felice da Messina vi fece alcune fabriche piccole cioè la bella stanza dello studio e sopra vi venne la loggia, quali stanze così sopra come sotto che erano camere, dividendole se ne formaro le sopradette comodità. Empì di più l'archi sotto l'infermaria dell'una e l'altra parte, in quelle che guardan Taormina vi venne una stanza grande per la frostaria […]. Dall'altra parte che guardan Torre di Faro vi vennero la stanza del libraro con altre poche celle... ».

 

L’inventario, redatto tra il 1598 e il 1603 per ordine della Congregazione dell'Indice (ms. Vat. lat. 11323 [ff 2r - 54v] della Biblioteca Apostolica Vaticana), elenca i libri posseduti allora dal Convento dei Cappuccini di Messina: un patrimonio librario veramente notevole, costituito da ben 1147 volumi su un totale di 3542 che ne possedeva l'intera Provincia. La raccolta messinese era allora anche la più ricca fra tutte le biblioteche cappuccine italiane, schedate in occasione dell'inchiesta voluta dalla Congregazione dell'Indice, seguita da quella di Firenze (Montughi) con circa 950 volumi e, a distanza ancora maggiore, dalle biblioteche di Napoli (SS. Concezione e S. Eframo Vecchio), Siena, Bologna, Parma, ecc.
La raccolta messinese seguì lo sviluppo proprio delle biblioteche dell'Ordine e della Provincia che, tra l'altro, si arricchirono anche attraverso cospicue donazioni. Quella del Convento di Messina, intorno alla metà del secolo XVII, ricevette la metà dei libri del noto giurista messinese Mario Giurba (che, per sua volontà, fu sepolto nella Chiesa dei Cappuccini), arricchendo così la sua già discreta dotazione con una significativa raccolta di testi giuridici, per possedere, nei primi decenni del 1700, ben 4304 volumi. 
Il sorprendente sviluppo delle biblioteche cappuccine venne drasticamente interrotto dalle diverse soppressioni degli Ordini religiosi, susseguitesi tra gli ultimi decenni del 1700 e gli anni sessanta del secolo successivo. Soprattutto la soppressione del 1866 ha avuto effetti devastanti. Per la Provincia Cappuccina di Messina quella soppressione ha comportato la perdita definitiva di molti Conventi e di molte biblioteche, il faticoso riacquisto di altri (ma non sempre con quello che prima contenevano, soprattutto i libri), lo straordinario e in qualche caso misterioso recupero di alcuni fondi librari. La soppressione del 1866 determinò il definitivo passaggio allo Stato del grandioso Convento di Messina e della sua ricca biblioteca: il primo venne trasformato in carcere femminile e poi fu distrutto dal terremoto del 1908; la seconda andò ad arricchire la biblioteca pubblica, ora regionale universitaria, della Città. Purtroppo non ci è dato conoscere quale fosse la consistenza del patrimonio librario della biblioteca cappuccina di Messina, quando venne incamerata dallo Stato italiano. Non esiste, infatti, alcun documento che faccia riferimento a quella nefasta operazione.
Dopo la soppressione del 1866, un po' dovunque, la ripresa non fu né facile né immediata. A Messina, i Frati Cappuccini, nella impossibilità di riavere il loro convento, intorno al 1887 acquistarono del terreno sul Colle dell'Uliveto nei pressi del torrente Boccetta, poco distante dalla vecchia cinta di fortificazione, dove inizialmente eressero una Cappella dedicata alla Vergine di Pompei e dove in seguito costruirono il Convento e la Chiesa.
Da allora le sorti dei locali della Biblioteca sono state intimamente legate alle vicende della Chiesa. Questa venne distrutta dal terribile terremoto del 1908, che danneggiò notevolmente anche il Convento e travolse tra le rovine otto religiosi. Si riprese nuovamente a costruire, ma la Chiesa non poté avere il suo normale sviluppo in altezza, perché la commissione edilizia della città vi si oppose decisamente, cosicché la volta - tutta in legno per essere più leggera - riuscì troppo bassa. A costruzione ultimata neanche la sua stessa ubicazione soddisfaceva più, anche perché il piano regolatore della città prevedeva l'apertura di una strada che si sarebbe dovuta sviluppare in prossimità della Chiesa e che avrebbe recato notevole disturbo alla medesima.
Queste ragioni indussero i frati a iniziare, nello spazio di pochi anni, la costruzione di una terza" chiesa sul Colle dell'Uliveto, ma adesso rivolta verso il mare e la città e più accessibile ai fedeli. Si attese a tale costruzione dal 1924 al 1933. La nuova Chiesa, dedicata alla Madonna di Pompei come la precedente, divenuta parrocchiale già nel 1917, fu dotata di un corridoio, dove si sono sviluppati gli uffici parrocchiali e la sagrestia. Sullo stesso corridoio, e precisamente sopra la sagrestia, fu costruita l'ampia e armoniosa sala della Biblioteca, dotata di scaffalatura lignea. Qui cominciò a confluire la 'nuova raccolta libraria, che venne progressivamente incrementata dalla Provincia Religiosa e dalla Comunità di Messina. L'incremento veniva favorito anche dalla presenza a Messina della Studio filosofico e teologico.
Tra i religiosi dell'epoca, chi più contribuì ad arricchire il patrimonio librario della nuova biblioteca messinese fu il P. Giustino da Patti, religioso assai versatile e dai molteplici interessi culturali, lettore di filosofia e teologia per 12 anni, assiduo ricercatore e studioso, sempre interessato a reperire e raccogliere libri di valore, che utilizzava per i suoi studi e per la sua intensa attività di insegnamento. Il fondo originario della nuova biblioteca dei Cappuccini di Messina, formatasi nel corso del secolo XX, negli anni tra il 1959 e 1960 era costituito per un buon 60% dai libri di P. Giustino. Ancora oggi questi libri risultano ben individuabili per le note di possesso scritte di proprio pugno dallo stesso Padre o per il timbro personale a inchiostro che vi apponeva o, ancora, per le numerose postille marginali e le frequenti sottolineature, di cui corredava i libri mentre li utilizzava per lo studio.
La seconda guerra mondiale riservò altre traversie al Convento di Messina, e più ancora alla Chiesa, che in una incursione aerea mattutina del 7 aprile 1943 venne colpita da bombe di grosso calibro che, esplodendo all'interno, rovinarono soprattutto l'abside, distruggendo l'altare maggiore e la statua della Madonna.
La raccolta libraria e la sala della biblioteca, situata a poca distanza dall'abside della Chiesa, ebbero maggiore fortuna. Infatti durante la guerra le principali opere furono trasportate nel Convento Cappuccino di Savoca (Messina); le altre furono trasferite nel cantinato dello stesso Convento di Messina. Benché tutto all'intorno sia stato disseminato di bombe nemiche alla distanza anche di quattro o cinque metri, e la chiesa accanto sia stata distrutta, tuttavia la biblioteca non fu centrata e non cadde, grazie anche alla sua solida costruzione in cemento armato. Furono sconquassati più volte e accomodati alla meglio lì per lì tutti gli infissi. Danni notevoli riportarono pure gli scaffali. Anche i libri riportarono danni e deterioramenti, specialmente le legature (e qualcuna era di pregio), a causa dei trasporti dovutosi effettuare più volte in vari locali del convento. Diversi libri furono anche dispersi, poiché a causa dei continui bombardamenti il convento spesso rimaneva aperto a tutti e incustodito. 
I danni della guerra, particolarmente pesanti per Messina, imposero ai frati di rivolgere il proprio interesse verso altri settori. Di conseguenza lo sviluppo della Biblioteca venne ritardato, ma il 1963 fu davvero determinante per la sua ripresa. In quell'anno il Ministro Provinciale, Fr. Mansueto Barreca, ne ampliò i locali, che vennero tutti attrezzati con scaffalatura metallica e dotati di eleganti tavoli e di comode sedie. All'inizio degli anni sessanta si riprese nuovamente l'opera di inventariazione e di catalogazione degli stampati, mentre il patrimonio librario venne arricchito con la concentrazione a Messina dei fondi antichi di alcune biblioteche dei Conventi della Provincia. Ciò avveniva per garantire una migliore salvaguardia del patrimonio librario. Nello stesso tempo si seguiva il nuovo orientamento dell'Ordine, che in seguito verrà canonizzato dalle Costituzioni dei Frati Minori Cappuccini, le quali, per le singole Province, raccomandano vivamente la Biblioteca centrale o regionale. Anche la biblioteca dello Studio Filosofico-Teologico dei Cappuccini di Messina, per la verità costituita da non molti volumi, confluì in quella del Convento di Messina. Si pervenne così alla istituzione della Biblioteca Provinciale dei Frati Minori Cappuccini di Messina, che venne anche aperta al pubblico. L'impegno dei Ministri Provinciali portò in seguito alla nomina di Frati specificamente incaricati di curare la Biblioteca Provinciale.
Dal 1963 in poi l'incremento del patrimonio librario è stato perseguito con sistematicità e con regolare acquisto di nuove pubblicazioni che si è intensificato sempre di più ed è diventato veramente notevole. Le Relazioni triennali sulla Biblioteca, che da 1971 vengono redatte con regolarità in occasione dei Capitoli Provinciali, sono particolarmente ricche di informazioni e, di triennio in triennio, documentano sulla attività che viene svolta nella biblioteca e sul progressivo aggiornamento delle raccolte librarie. Nel 1971 le unità librarie della Biblioteca erano 12816; nel 1989 si erano quasi raddoppiate, raggiungendo il numero di 23.570. 
Il notevole sviluppo delle raccolte librarie fece emergere in breve tempo problemi di spazio. Un primo tentativo di soluzione lo si ebbe nel 1978, quando il Ministro Provinciale, Fr. Fiorenzo Fiore, pensò di utilizzare il Corridoio "S. Lorenzo", adiacente alla Chiesa, e destinò l'ultima stanza del medesimo corridoio a ufficio del Bibliotecario. Il problema dei locali della Biblioteca non era ancora risolto. Tra il 1985 e il 1986 gli stessi risultarono nuovamente del tutto insufficienti, e cominciò a maturare l'esigenza di nuove strutture di più ampio respiro, che consentissero di guardare al futuro con maggiore serenità. Dopo lungo discernimento si decise di destinare alla Biblioteca l’area della primitiva Chiesa, che i Frati Cappuccini avevano costruito nel 1888 sul Colle dell’Oliveto e che successivamente era stata trasformata in Sala parrocchiale. Nel 1989 iniziarono i lavori di ristrutturazione che prevedevano anche un ampliamento delle strutture bibliotecarie sugli ambienti del Corridoio “Beato Felice”, adiacente all’area della ex Chiesa. Oggi essi accolgono uno dei tre depositi librari della Biblioteca, in particolare una camera blindata contenente il materiale raro e di pregio, e l’ufficio amministrativo. Più impegnativi furono gli interventi sul salone, dovendosi ricavare in una parte di esso la Sala di lettura e di consultazione, e nell’altra parte realizzare una struttura intelaiata in cemento armato indipendente dalla precedente per poter ricavare due piani per il deposito dei libri.
I lavori di ristrutturazione, tenacemente e appassionatamente guidati dal Ministro provinciale del tempo, fr. Felice Cangelosi, si protrassero per diversi anni. Finalmente la nuova Biblioteca poté essere inaugurata dal Ministro generale dell’Ordine Cappuccino, fr. John Corriveau, il 13 gennaio 1995. L’evento ebbe particolare rilevanza e coinvolse non solo i Frati Cappuccini della Provincia di Messina, ma l’intera cittadinanza messinese con le sue Autorità civili e religiose, nonché l’Università di Messina e le altre Istituzioni culturali. Tra gli altri interventi (in particolare quello del Ministro provinciale fr. Felice Cangelosi e del Ministro generale), il momento strettamente inaugurativo vide anche quello del Dott. Gianfilippo Villari, allora Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali della Provincia di Enna, che aveva ideato e seguito la progettazione della nostra nuova Biblioteca. Il Villari, oltre a illustrare il progetto realizzato, evidenziò che la nuova realizzazione bibliotecaria interpellava la coscienza delle autorità civili e degli organi preposti alla tutela, conservazione e fruizione dei beni librari. Infatti i nuovi locali della Biblioteca dei Cappuccini si dovevano alla tenace volontà dei Cappuccini stessi, che avevano operato da soli, tra mille difficoltà e facendo fronte anche al persistente disinteresse degli organi competenti. L’evento inaugurativo, arricchito tra l’altro da una mostra su Le Letture dei Frati Cappuccini, allestita a cura della Dott.ssa Maria Teresa Rodriquez negli stessi locali della Biblioteca, si prolungò in una seconda giornata di studio (il 14 gennaio 1995), ospitata dall’Università di Messina, centrata come tematica fondamentale su: La Provincia Cappuccina di Messina. Libri e Cultura nei Secoli. In quella occasione, con apposita tavola rotonda, venne presentata al pubblico l’opera curata dal Prof. Giuseppe Lipari: Incunaboli e cinquecentine della Provincia dei Cappuccini di Messina.
Il 13 e il 14 gennaio 1995 segnarono l’inizio di una nuova fase storica della Biblioteca Provinciale dei Cappuccini di Messina, e il suo lavoro negli anni è diventato sempre più intenso ed efficace. Oggi la nostra Biblioteca si pone come laboratorio di cultura e centro di promozione sociale e spirituale. Traendo occasione dal titolo della Miscellanea offerta nel 2015 all’infaticabile Bibliotecario p. Fiorenzo Fiore: U’ ben s’impingua, se non si vaneggia, il Ministro provinciale fr. Felice Cangelosi ha giustamente affermato che p. Fiorenzo non vaneggia, ma neanche si vaneggia nella nostra Biblioteca. In essa si opera, silenziosamente, ma efficacemente, per il bene della Chiesa e della società. 

L’ARREDAMENTO BIBLIOTECARIO

 

La tipologia delle scaffalature differisce a seconda degli ambienti. Il deposito dei preziosi è dotato di armadi con porte a coulisse in rete ottenuti dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Messina. L’arredamento della Sala di lettura è ligneo secondo la tradizione cappuccina con scaffali che si sviluppano lungo le pareti perimetrali. Sopra la porta di ingresso della sala è stato posto un Crocifisso in terracotta realizzato dalla Scuola Beato Angelico di Milano. Sulle pareti della Sala di lettura sono esposte due tele di fr. Umile Imperatrice da Messina, dipinte nel 1653 per il Convento di Petralia Sottana e raffiguranti: Sant’Antonio da Padova e San Bonaventura. Dallo stesso Convento di Petralia proviene un quadro di S. Lorenzo da Brindisi; un’altra tela di autore ignoto raffigurante il Volto di Cristo proviene dal Convento di Bronte. Recentemente nella stessa Sala è stata esposta una tela raffigurante l’Immacolata Concezione, proveniente dal Convento di Linguaglossa. Nella direzione della Biblioteca è conservato un Ecce Homo del Convento di Patti eseguito ad olio su lavagna, opera attribuibile a fr. Feliciano da Messina (1610-1673). 
La seconda sala di consultazione che ospita attualmente le opere dei Padri della Chiesa è dotata di espositori in metallo per le annate correnti dei periodici; nei due depositi principali i libri sono conservati in “armadi compattati”, cioè scaffalature metalliche che scorrono su delle rotaie permettendo di triplicare la capienza; negli altri ambienti si dispone di scaffalature perimetrali.

Indicazioni bibliografiche sulla Biblioteca Provinciale e le altre Biblioteche della Provincia:

F. CANGELOSI – F. FIORE, La Biblioteca Provinciale dei Cappuccini di Messina. Appunti per una memoria storica, in Tra Biblioteca e Pulpito. Itinerari culturali dei Frati Minori Cappuccini, Messina, 1997. D. CICCARELLI [ed.], La circolazione libraria tra i Francescani di Sicilia, (Cod. Vat. Lat. 11323, II, 751-890), Palermo, 1990; F. FIORE- G. LIPARI, Catalogo delle edizioni del XVII secolo. I.  La Biblioteca provinciale di Messina, Messina, 2003; F. FIORE- G. LIPARI, Catalogo delle edizioni del XVII secolo.  II. Le Biblioteche dei Conventi, Messina, 2007; F. FIORE, Incunaboli e cinquecentine della Provincia dei Cappuccini di Messina, Nuove Accessioni, in Scritture e Libri della Sicilia Cappuccina, Messina, 2009, 27-99; G. LIPARI, Incunaboli e cinquecentine della Provincia dei Cappuccini di Messina, Messina, [1995], 2 v.; M. Orlando, La Biblioteca provinciale dei Frati Minori Cappuccini di Messina (Fondo antico). Tesi di Laurea magistrale in Archivistica e Biblioteconomia. Sapienza, Università di Roma, Anno Accademico 2011-2012; R. STRACUZZI - C. PUGLISI, I manoscritti della Biblioteca provinciale dei Cappuccini di Messina, in Francescanesimo e cultura nella Provincia di Messina. Atti del Convegno di studi. Messina, 8-10 novembre 2008, Palermo, 2009, 273-283; R. STRACUZZI, Le pergamene della Biblioteca provinciale dei Cappuccini di Messina, in Scritture e Libri della Sicilia Cappuccina, Messina, 2009, 263-298.