I Cappuccini

    Una via difficile e perfetta


Avete scelto, Figli carissimi, una via difficile; la «via stretta» del Vangelo. E che tale davvero sia, lo conferma la storia delle vostre origini, le quali spiegano la ragione d'essere della vostra famiglia religiosa, se ricordiamo come essa si sia attestata come una riforma in seno ad un'osservanza ch'era già una riforma, tutta intesa a riportare la pratica della regola francescana ad un suo letterale rigore.
Voi direte quale sia la verità storica della voce che Matteo da Bascio, primo della vostra schiera, avrebbe udito proferire dallo stesso San Francesco: «voglio che la mia regola sia osservata fino alla lettera, fino alla lettera!»; ma tutto lo spirito e tutta la vita dei Cappuccini dicono appunto che essi sono caratterizzati da questo veemente proposito di genuina fedeltà alle più umili, alle più ardue, alle più originali espressioni del primitivo francescanesimo. Via difficile!

Il riconoscimento, che il Papa Clemente VII concesse ai primi promotori della vostra formula «cappuccina», Lodovico e Raffaele da Fossombrone, con la Bolla «Religionis zelus» (3 luglio 1528), non mitigò ma sancì cotesto radicale ritorno al rigore della regola originaria, che così rivissuta dimostrò immediatamente la sua fecondità meravigliosa, sia traendo grandissimo numero di seguaci, sia dimostrando una grande vitalità apostolica nella predicazione popolare e negli ardimenti della carità, sia nel favore della Chiesa, dei buoni fedeli specialmente, che circondarono i Cappuccini di quella fiducia e di quella simpatia, che meritatamente ne idealizzarono la figura, come quella che vuole rispecchiare nel profilo francescano la figura morale e profetica di Gesù. Così la vostra tradizione cammina per la via difficile, dicevamo, per la via stretta del Vangelo, e arriva ai giorni nostri fra lo stupore del mondo, il quale non sa come giustificare il grosso anacronismo, che voi rappresentate in una società animata da ideali in grande parte opposti ai vostri, la quale tuttavia nello stesso tempo subisce ancora, - e in quale misura! - il fascino della vostra inesplicabile sopravvivenza.

(PAOLO VI, Discorso al Capitolo generale OFMCap -  21 ottobre 1968).