Convento dei Cappuccini
Savoca (ME)

Anno di fondazione: 1574 
Titolo: Santa Maria di Loreto

Storia: Il primo convento di Savoca fu fondato il 30 ottobre del 1574 nel quartiere di S. Domenica, vicino la Chiesa della Madonna di Loreto, donata ai Frati Cappuccini dal Sac. D. Giovanni Coglituri di Savoca. Il terreno franoso indusse i frati ad abbandonare quel sito e nel 1603 iniziarono i lavori per la costruzione del secondo convento su un terreno concesso da Antonio Crisafulli, con atto in Notar Cesare Petrafitta del 4 aprile. I Frati andarono ad abitarvi nel 1614, trasferendo nella nuova Chiesa il quadro della Madonna di Loreto. All’inizio del 1700 viene costruita la cripta per la sepoltura, attraverso un processo di mummificazione, dei Frati e dei notabili di Savoca. Oggi la cripta costituisce un punto di attrazione per i Turisti. 
Con la soppressione degli Ordini religiosi del 1866 il convento fu ceduto dal Demanio al Comune, il quale, non potendo sostenere le spese di manutenzione per il culto della Chiesa e i locali annessi, il 9 giugno del 1903, con atto rogito in Notar Carmelo Salvatore, lo cede al P. Antonino Gullo. 
Fino agli anni ’80 del secolo XX il Convento usufruiva della presenza di Frati; da tale periodo la presenza diventa saltuaria. Il 20 novembre 1984 il Convento viene concesso in comodato gratuito all’Associazione laicale Chiesa-Mondo di Catania, che lo gestisce, insieme con la Chiesa, fino al 22 dicembre 2000. In tale giorno l’Associazione termina la sua presenza a Savoca, con la restituzione dell’immobile. L’8 febbraio del 2001 viene stipulato un nuovo contratto decennale di comodato gratuito, con l’Associazione Il Tau Onlus. In atto il Convento è affidato alla Associazione san Damiano.

Arte: Madonna di Loreto su tavola, attribuita ultimamente a Giovannello da Itala, dopo essere stata attribuita ad Antonello da Saliba, ad Antonio Giuffrè.  (Per ragioni sicurezza e di conservazione, nel 1970 la tavola fu trasferita nel Convento di Messina, dove attualmente si trova); Madonna degli Angeli: tela di P. Feliciano Guarcena da Messina (1610-1673); Il Redentore su tavola: tela di Ignoto (sec. XVII); La Sacra Famiglia: tela di P. Umile (Imperatrice) da Messina del 1637, la Visione di S. Felice da Cantalice (1755): tela di Ludovico Suirech; altri quadri del sec. XVII (trasferiti al Museo provinciale di Gibilmanna).