Storia: La chiesetta dedicata a Maria SS. Addolorata, detta volgarmente del Calvario, era stata costruita nel 1750. Nel 1800 ne divenne Rettore Mons. Giovanni Sergio che la fece abbattere, per costruirne una più grande e più bella, con abside, quattro altari laterali ed antiporto (lunghezza m. 24 larghezza m. 7,20). Divenuto Vescovo di Cefalù, Mons. Sergio, accanto alla suddetta Chiesa, fece fabbricare un Convento che affidò ai Frati Minori Cappuccini, dopo avere avuto l’approvazione dal Sommo Pontefice Pio VII con Breve del 6 gennaio 1815, confermato da R. Beneplacito con Decreto del 14 gennaio 1819. Con altri due atti di Curia Vescovile, l’uno del 13 ottobre 1820 e l’altro del 18 ottobre 1823, il Vescovo estese lo jus patronatus che godeva sulla Chiesa anche al fabbricato del Convento, che fu ingrandito ad opera del P. Agostino da S. Stefano, nipote per parte di madre del Vescovo Sergio. 
Con la soppressione del 1866 la Nobile Casa Baronale Sergio, avvalendosi del Diritto Patronato, svincolò dal R. Demanio la Chiesa con le sue rendite e i suoi Arredi sacri, ed anche quella parte di Convento, fabbricata ab origine dal prozio Vescovo. Invece la parte del Convento costruita dai Frati fu acquisita dal Comune di Santo Stefano di Camastra. Dal 1934 è diventata sede della Scuola d’arte per la Ceramica.

Arte: Quadro in tela del Platania, Palermitano della prima metà del secolo XIX, raffigurante il SS. Crocifisso con ai lati S. Francesco e S. Chiara; Statua della Madonna addolorata in legno intagliato, scolpito, dipinto, di Bottega Siciliana del sec. XVIII.