Santa Lucia del Mela

Anno di fondazione cappuccina: 1610
Anno di soppressione civile: 1866
Titolo: Santa Maria della Stella

Storia: Preso e fondato in contrada Laviesa sotto il castello dal Ministro Provinciale P. Urbano da Palermo, su istanza dei Giurati, in data 8 ottobre 1610. I lavori di costruzione continuarono per tutto il secolo. Con la soppressione del 1866 il Convento divenne proprietà del Comune, e cadde in abbandono. Nel 1919 Mons. Salvatore Ballo riscattò il convento, provvide al suo restauro e lo affidò, sotto il nome di “Istituto Immacolata”, alle Suore Francescane di S. Chiara, che vi rimasero fino al 1980. Nel 1985 viene affidato alla Pia Unione delle “Figlie di Gesù Sacerdote”, suore laiche provenienti da Palermo. Esse si occupavano dell’insegnamento religioso, dell’aiuto ai Parroci e delle attività turistiche. Nell’anno 2000 le suore, per mancanza di vocazioni, lasciano il convento, che passa alla parrocchia Maria SS. Assunta. Attualmente viene gestito come casa per vacanze di famiglie, gruppi di ragazzi e religiosi.

Arte: Immacolata tra i santi Pietro, Paolo, Chiara e Lucia: tela del pittore Cappuccino Fra Felice da Sambuca (1734-1805), con cornice lignea  di Fra Isidoro da Messina Cappuccino, eseguita nel 1668. Sono di Fr. Felice da Sambuca anche altre cinque tele: S. Gioacchino ed S. Anna con Maria Bambina, Visita dei tre Re Magi a Gesù, Compianto su Gesù, S. Antonio di Padova e S. Giovanni Battista. Queste cinque tele sono state restaurate tra il 27.1.2011 e il mese di giugno del 2012. Nel distaccare le tele per il restauro sulla parete del primo altare, a sinistra della Chiesa, è stata rinvenuta una pittura murale che rappresenta la Crocifissione con le figure della Madonna, di Maria Maddalena e di S. Giovanni, mancante però del Crocifisso presumibilmente ligneo. Quest’ultima opera è da attribuire ad un pittore Cappuccino del sec. XVIII. Da notare ancora, nel 1° altare di destra, una statua lignea tardo seicentesca di S. Felice da Cantalice, entro una bacheca coeva. Nel convento vi sono altre quattro tele attribuite a Fr. Felice da Sambuca, che riproducono casi di guarigione per intercessione di santi cappuccini. Custodia lignea a pianta esagonale, articolata su tre ordini. Il Calì la attribuisce al cappuccino Fr. Felice Costanzo da Bronte.

Fonti e Bibliografia

Bull. Cap. III, 323; Analecta Cap. 1 (1884-85) 316; Lex. cap., 1550; BONAVENTURA SEMINARA DA TROINA, Breve ma certa veridica notizia, 2020, 182-185; ANDREA DA PATERNÒ, Notizie storiche, I, LIII-LIV; S. CALI’, Custodie francescano-cappuccine, Catania, 1967, 45; B. DE MARCO SPATA, Fr. Felice Costanzo da Bronte in L. SARULLO, Dizionario degli Artisti Siciliani, 3: scultori.... Palermo, 1994, 144; FILIPPO DA FIRENZE, Fondazioni de’  Conventi, II, 101, in Archivio provinciale dei Cappuccini di Firenze; L. GIACOBBE, Della grazia ricercata. I dipinti di Fra’ Felice da Sambuca nel convento cappuccino di Santa Lucia del Mela, in Miracoli, a cura di Sergio Todesco, Messina, 2008, 147-155; GIUSTINO DA PATTI, Cenni storici sui Conventi cappuccini della Provincia messinese. Frati, Scrittori e opere, Dattiloscritto in APCME; MANGANARO Mario (a cura) Complessi religiosi nella Provincia di Messina. Rilevamenti. Messina, Sicania, 2005; MARIANO D’ALATRI (ed.), Inchiesta 1650, III, 45; E. SCRIMA, I libri dei Cappuccini di S. Lucia del Mela, in Scritture e Libri della Sicilia Cappuccina, Messina, 2009, 101-184.

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