Mariano Tatì da Francavilla



Nome civile: Antonio
Cognome: Tatì
Luogo e data di nascita: Francavilla 1809 
Ingresso nell’Ordine: Alì 1834
Professione perpetua: Alì 13 agosto 1835
Morte: Francavilla 4 marzo 1881
Attività svolte: Ebanista

Osservazioni particolari: Fu un finissimo lavoratore in ebanisteria, maestro dell’intarsio. Lasciò pregevoli e finissime opere d’arte in diversi Conventi della Provincia: l’altare della Madonna delle Preci (1848), la Sacrestia (1859) e la balaustra dell’Altare Maggiore in Francavilla; i quattro altari della Chiesa del Convento di Castelbuono (1855); gli altari laterali della Chiesa del Convento di Piedimonte Etneo; l’altare maggiore della Chiesa del Convento di Linguaglossa, la Custodia e la Sacrestia del Convento di Messina (1852). Dopo la soppressione del 1866 Fra Mariano lascia l’Italia e si trasferisce a Costantinopoli con il nipote Francesco Magaraci, che diventerà poi un valoroso artigiano, dove insieme realizzano diversi lavori. Verso il 1878-79 rientra di nuovo in Provincia. Aveva anche lasciato un volume manoscritto riguardante la sua opera, che è andato disperso.

Fonti e Bibliografia

GIUSTINO DA PATTI, Catalogo degli Autori cappuccini della Provincia di Messina, 1500-1900, Ms. 1938, 61, in APCME.
C. CHICHI, Necrologio dei religiosi della Provincia di Messina dei Frati Minori Cappuccini, Messina, 1985, 352; C. LO GIUDICE, Lo Scrigno di Valle Alcantara, 1997; S. MAUGERI, Il Convento dei Cappuccini di Francavilla. Arte e storia.  Castiglione di Sicilia, 2006; G. MOLONIA, Opere d’arte dei Cappuccini di Messina trasferite al Museo civico peloritano in U’ ben s’impingua, se non si vaneggia per P. Fiorenzo Fiore, a cura di G. Lipari, Messina, 2015, pp. 227-240.

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