Giustino da Patti



Nome civile: Simone Luigi
Cognome: Filiti
Luogo e data di nascita: Patti 15.4.1881
Ingresso nell’Ordine: S. Marco d’Alunzio 4.12.1899
Professione temporanea: S. Marco d’Alunzio 15.12.1900
Professione perpetua: 10.12.1903
Ordinazione sacerdotale: 10.1.1904
Morte: Taormina 30.12.1938
Incarichi nell’Ordine: Lettore di letteratura, filosofia e teologia
Attività svolte: Insegnamento, attività pastorale, scrittore

Osservazioni particolari: Sin da ragazzo si era fatto notare per vivacità di natura, sveltezza di ingegno, indole ardente e battagliera, e la passione per lo studio che lo accompagnerà per tutta la vita. Nel 1907, ad appena 26 anni, è Lettore di letteratura, filosofia e teologia. Dal 1917 al 1925 insegnò anche nel Seminario della Diocesi di Patti e dal 1916 al 1921 fu cooperatore parrocchiale in S. Nicolò a Patti. Nel nostro Convento di Patti P. Giustino fondò una Biblioteca Circolante, approvata, elogiata e benedetta dal Ministro Generale, Venanzio da Lisle – en – Rigault, durante la sacra Visita a quel Convento. Sempre a Patti aprì una Scuola per giovani liceisti e del Magistrale, dalla quale uscirono valenti Maestri e Maestre [1920-1929]. La Biblioteca personale di P. Giustino era ricca di opere preziose riguardanti la cultura siciliana, la storia francescana e cappuccina, la vulcanologia, la letteratura, le opere di Rosmini, ecc. Questa preziosa raccolta libraria, destinata dallo stesso P. Giustino alla Biblioteca di Messina, costituì poi il fondo più notevole della futura Biblioteca Provinciale. Ebbe per ideali maestri: Platone, Agostino, Tommaso, Dante, Manzoni, Rosmini. Come docente fu di fatto maestro di generazioni di giovani, lasciando in essi profonde e indimenticabili tracce, sapendoli affascinare con l’eloquio, il rigore logico, la profondità della propria cultura. Pensatore lucido, tagliente, polemico e arguto dialettico, era difficile sottrarsi alle sue argomentazioni. Lottò strenuamente contro il modernismo mediante una critica serrata tendente a denunziare prima e demolire dopo i perniciosi principi che tentavano di inquinare l’autenticità della fede, rivelandosi, sia in pubblico che in privato, appassionato e spesso passionale, apologista dei diritti della fede di fronte al moderno/modernismo. Egli appartiene ad una tradizione abbastanza consolidata di cappuccini che tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 hanno di volta in volta sostanziato i filoni rosminiano, modernista e antimodernista. Come emerge dal suo ricco epistolario, l’incontro di P. Giustino con Rosmini avvenne attraverso un sofferto itinerario, e sarà un momento fondamentale del suo percorso culturale. In questo itinerario, come lui stesso dice, sarà guidato, tra gli altri, dal Manzoni, dallo Stoppani, dal Mallarda, ed infine dal Morando, il primo significativo e valido riferimento al Rosmini filosofo. Fu in relazione epistolare con i padri rosminiani Bernardino Belseri, Giuseppe Bozzetti e Giovanni Pusineri; con letterati e filosofi, vulcanologi, storici del suo tempo. Il ricco epistolario di P. Giustino, conservato nell’Archivio provinciale dei Cappuccini di Messina, è significativo del suo relazionarsi e confrontarsi e della sua curiosità intellettuale. Durante la sua permanenza a Gibilmanna, P. Giustino ebbe un ruolo importante nel cammino di fede di Angelina Lanza Damiani, poetessa e scrittrice. Egli la fece incontrare con il Rosmini, suggerendole la lettura delle opere del Roveretano e mettendola poi in contatto con i Padri Rosminiani di Stresa. Tra P. Giustino e Angelina Lanza è intercorsa anche una lunga corrispondenza epistolare: le lettere di Angelina Lanza a P. Giustino, i cui originali si trovano presso l’Archivio dei Rosminiani   di Stresa, sono state pubblicate.
Padre Giustino dedicò gli ultimi anni della sua vita alla ricerca storica, alla storia della Provincia dei Cappuccini di Messina, a partire dal Manoscritto del P. Bonaventura Seminara da Troina, del secolo XVII, sulle fondazioni dei Conventi della Provincia, dei Capitoli provinciali, dei defunti. Egli studiò a fondo l’opera del Seminara, lasciando il frutto dei suoi studi in volumi manoscritti o dattiloscritti, che si conservano nell’Archivio della Provincia.

Pubblicazioni: 
- libri: [con lo ps. Firmus], La spiritualità del quarto Vangelo, Lodi 1907; Lettere a Maria. Appunti su Manzoni e Sienkiewicz, Messina 1908; I Concili, Conciliaboli. Genealogia di Cristo, ecc. Ampio quadro, Messina 1908; Voci dell’anima, Messina 1908; Studi sul Cantico dei Cantici, Palermo 1914; Age contra. Appendice alla Vexata Quaestio, Catania, 1938.
- articoli (più importanti) [con lo ps. Firmus]:, La spiritualità del quarto Vangelo, in Rivista Rosminiana,  1(1906)176-197; 1(1907)322-335; 560-583.
Scritti inediti (manoscritti più importanti): L’Arte poetica di Orazio. Traduzione poetica e commento, 1905; Con la voce e con la penna. Polemica coi protestanti Adolfo Chauvie e Ugo Janni, 1908; Il sole di Giosuè. Questione biblica con lettera eruditissima ed approvazione del celebre vulcanologo Giuseppe Mercalli, 1913; Sonetti filosofici; Quadri storici e appunti critici intorno alla Storia di Taormina, 1932; Studi d’Astronomia dantesca, 1930-1933; Questioni Dantesche, Manzoniane e Filosofiche: corrispondenza con Angelitti, Caldo, Valli, Bindoni, Billia, Zoppi, Morando, Lanza ecc. ,1908-1933;  Una dotta ignoranza: Gentile, Papini, i commentatori di Carducci, 1933;  Commentari di Carducci,; I Cappuccini della Provincia di Messina. Diari 1913-1936; Catalogo degli Autori cappuccini della Provincia di Messina, 1500-1900, Ms. 1938, in APCME; Alla deriva, Ms. 1930; Geologia spicciola – appunti sui terreni taorminesi, 1932. Uri persi (versi siciliani), (Ms 1927-1928); Catalogo dei libri della Biblioteca ad uso di padre Giustino da Patti lettore em: Cappuccino…. con l’aggiunta delle opere manoscritte del medesimo: 1° edite a proprio nome, anonime sotto nome di altri; 2° inedite; 3° da pubblicarsi postume e delle lettere di vari personaggi. S. Marco d’Alunzio 26 settembre 1929; L’attività dei Cappuccini della Provincia di Messina attraverso un Manoscritto inedito del secolo decimosettimo, Parte I: Padre Bonaventura da Troina e il suo Manoscritto (Struttura e vicende di esso), Dattiloscritto; Parte II: Il Convento e i Frati di Patti, Dattiloscritto; Parte III: Questioni Bizantine e Quaestiunculae. Studi bonaventuriani, Dattiloscritto; Parte IV: Accenni storici sui Conventi (Frati illustri – Scrittori ed Opere), Dattiloscritto; Parte V: I Capitoli Provinciali (1534-1573; 1574-1937), Ms. in Archivio provinciale dei Frati Minori Cappuccini di Messina (= APCME).

Fonti e Bibliografia

Descriptio localis et personalis Fratrum Minorum S. Francisci Capuccinorum. Provincia Messanensis, in APCME.
V. ADAMO, p. Giustino da Patti. Ricordi, Patti, 1939; ANGELICO DA LINGUAGLOSSA, Nel X anniversario della morte di P. Giustino, in Studium Vitae, 4(1949)13-20, 24-27;  G. BONAFEDE, P. Giustino da Patti (Necrologio), in Rivista Rosminiana, 33(1939), 80; C. CHICHI, Necrologio dei religiosi della Provincia di Messina dei Frati Minori Cappuccini, Messina, 1985, 191; F.S. CUCINOTTA Un Cappuccino rosminiano in Sicilia: Giustino da Patti (1881-1938), in I Cappuccini in Sicilia nell’otto-novecento, Caltanissetta-Roma, 2001, pp. 273-322; F. CANGELOSI – F. FIORE, La Biblioteca Provinciale dei Cappuccini di Messina. Appunti per una memoria storica, in Tra Biblioteca e Pulpito. Itinerari culturali dei Frati Minori Cappuccini, Messina, 1997, G. FALCONE, Padre Giustino, [s.n.t.] (ciclostilato in occasione della morte); F. S. CUCINOTTA, Giustino da Patti, Dizionario Enciclopedico dei Pensatori e dei Teologi di Sicilia sdecc. XIX e XX, a cura di Francesco Armetta, Caltanissetta-Roma, S. Sciascia editore, 2010, IV, 1482-1485; R. PANDOLFINO, Un Cappuccino fra libri e Biblioteche: Padre Giustino da Patti (Tesi di Laurea) Messina, Facoltà di Lettere e filosofia, Anno Accademico 1999-2000; P. PELLEFGRINO, Lettere di Angelina Lanza, Milazzo-Stresa, 1981; P. PELLEGRINO, Itinerario spirituale e artistico di Angelina Lanza Damiani, Milazzo, 1981. 

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