Gerardo da Castelbuono



Nome civile: Liborio
Cognome: Raimondi
Luogo e data di nascita: Castelbuono 21.8.1898
Ingresso nell’Ordine: San Marco d’Alunzio 8.8.1915
Professione temporanea: San Marco d’Alunzio 8.8.1916
Professione perpetua: Gibilmanna 8.12.1921
Ordinazione sacerdotale: 5.8.1923
Morte: Messina 24.3.1965
Studi di specializzazione: Laurea in teologia con specializzazione in Morale.
Incarichi nell’Ordine: Lettore – Guardiano – Definitore provinciale – Ministro provinciale 1940| 1947|1950| 1959 – Parroco (1929-1962)
Attività svolte: Insegnamento – Governo – Cura pastorale

Osservazioni particolari: Subito dopo l'Ordinazione sacerdotale, fu inviato a Roma per approfondire gli studi teologici presso la Pontifica Università Gregoriana. Nel 1925 conseguì la laurea in sacra teologia con specializzazione in "teologia morale". Rientrato in Provincia, insegnò per lunghi anni la Teologia Morale sia nello Studio teologico dei Cappuccini di Messina sia al Seminario arcivescovile. Per diversi decenni il suo insegnamento costituì per la Provincia una roccaforte di dottrina profonda e sicura, pratica e concreta. Diverse generazioni di studenti, sia religiosi che del clero secolare, hanno potuto godere della sua preparazione culturale e della sua competenza espositiva. Le sue affermazioni costituivano delle certezze, offrivano dei giudizi rasserenanti e convincenti. Egli peraltro, oltre che dotato di buon senso, era sempre ben documentato e all'altezza della situazione. 
Fin da giovane gli vennero affidati uffici e responsabilità nella vita della Provincia. Nel 1934 venne eletto quarto definitore (consigliere) provinciale, e nel triennio successivo primo definitore. Nel 1940 venne eletto per la prima volta Ministro provinciale; lo sarà ancora per nel 1947; nel 1950 e nel 1959. Esercitò i ruoli di governò sempre con tanta saggezza, prudenza ed equilibrio, rivelandosi un grande tessitore di unità e di fraternità, e come tale imponendosi all’attenzione e alla ammirazione sia dei Superiori generali che delle Autorità ecclesiastiche tanto diocesane che di livello superiore. 
Nominato Parroco di “Santa Maria di Pompei” in Messina nel 1929, esercitò a lungo questo ufficio, mantenendolo anche da Ministro provinciale. Si prodigò con tutti i mezzi per il bene della comunità parrocchiale e donò interamente se stesso alla cura delle anime. Fu un grande direttore spirituale; tante persone accorrevano a lui ricevendone sempre consolazione ed efficaci consigli. A tutti egli proponeva innanzitutto un ideale superiore, che peraltro si intravedeva nella sua esemplarità di vita, si coglieva in ogni suo atteggiamento e si esprimeva nelle sue parole. Era perciò ricercato anche dall’Arcivescovo di Messina, che lo volle come suo Confessore; così pure una larga fascia del clero messinese e tanti religiosi e religiose di diversi Istituti. Dalla documentazione conservata a Roma, nell’Archivio del Ministro generale, risulta che p. Gerardo era stato designato come Vescovo di Vallo della Lucania, ma egli rinunziò a tale nomina preferendo restare sino alla fine della sua vita nella sua umile condizione di Frate Cappuccino.

Fonti e Bibliografia

LORENZO DA CASTELBUONO, I cappuccini in Castelbuono, Tipografia Pontificia, Palermo, 1936; BONAVENTURA DA GANGI, Intervista a Graziella Cutuli, Ms in ACPM. Necrologio in "Bollettino della provincia" (1965); Necrologio in "Analecta OFMCap." 81 (1965) 349-350; MANSUETO DA CASTELBUONO, Ministro Provinciale, Lettera circolare, in ACPM; La Madonna di Pompei, Rivista Mensile del Santuario di Pompei in Messina, in ACPM; G. SCARVAGLIERI, Pastore di anime e ministro dei fratelli. Padre Gerardo da Castelbuono, in IDEM, Il fascino discreto dei nostri Santi. Provincia Cappuccina di Messina. Troina 2016; 311-326.

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